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Codice Etico

1. IL CODICE ETICO

Il Codice Etico Aziendale esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali assunte dalla Pazzini Stampatore Editore S.r.l., che nell’ambito delle dinamiche e delle esigenze di carattere imprenditoriale ed economico, ha tra i suoi valori primari quello dell’etica aziendale, per mezzo della quale diffondere comportamenti improntati ad onestà, trasparenza e correttezza nell’operare quotidiano.

Il codice etico rappresenta altresì un presupposto dei modelli organizzativi e di controllo delle attività della Pazzini, uno strumento di prevenzione di comportamenti illeciti e di fattispecie costituenti reati e una parte integrante del sistema di controllo interno della Società.

Quanto esposto nel Codice Etico ha valore vincolante: tutti, all’interno dell’organizzazione, sono chiamati ad assumere comportamenti coerenti con quanto in esso indicato e ad impegnarsi a diffonderne i valori. Tale impegno vale anche per i consulenti, fornitori e clienti e per chiunque abbia rapporti con la Pazzini. L’azienda non inizierà o proseguirà alcun rapporto con chi non intenda allinearsi a questo principio, anche tramite accettazione espressa di apposite clausole contrattuali.

Le norme del Codice Etico costituiscono parte essenziale delle obbligazioni contrattuali del personale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2104 del Codice Civile e le violazioni dello stesso sono sanzionate ai sensi del Contratto Collettivo Nazionale e della Legge 300/1970, come specificato nel capitolo “Sanzioni disciplinari” del presente documento.

Eventuali violazioni del Codice Etico devono essere segnalate alla Direzione Aziendale da chiunque ne venga a conoscenza. In alternativa, la segnalazione può essere fatta, ai sensi del D.Lgs.24/2023, secondo la procedura per la segnalazione degli illeciti o in modo anonimo, al “Gestore del canale interno”.

In forza di specifica accettazione o di apposite clausole contrattuali possono essere destinatari di specifici obblighi per il rispetto del contenuto del Codice Etico soggetti esterni quali consulenti, fornitori, partner.

La Pazzini garantisce la massima diffusione del Codice presso il personale dipendente e presso i terzi, ne cura un aggiornamento costante al fine di assicurare la concreta efficacia e l’adattamento dello stesso al mutamento delle esigenze aziendali e della normativa vigente.

Copia del Codice Etico è distribuita ai dipendenti, ai collaboratori, alle associazioni cui l’Organizzazione aderisce ed alle altre parti interessate che ne facciano richiesta, anche via mail, all’indirizzo info@pazzini.eu

 

La Pazzini Stampatore Editore S.r.l.

 

I principi di seguito esposti sono considerati imprescindibili per la Pazzini. Ad essi la società si ispira e si conforma ed assicura la loro conoscenza e rispetto a tutti i livelli dell’organizzazione oltre che presso i collaboratori esterni e i propri fornitori.

Onestà e Legalità: La Società, nello svolgimento delle proprie attività, agisce nel rispetto del proprio Statuto, delle leggi e dei regolamenti vigenti nei Paesi in cui opera e chiede ai Destinatari del presente Codice il rispetto di tale prescrizione e la tenuta di comportamenti che non pregiudichino l’affidabilità morale e professionale della stessa. Il perseguimento del mero interesse economico non può mai giustificare una condotta contraria ai principi di correttezza ed onestà, oltre che alle leggi e ai regolamenti vigenti.

Correttezza: rispetto dei principi generali che regolano il buon vivere civile.

Trasparenza: Ogni operazione, transazione, azione deve essere: verificabile, documentata, coerente e congrua. Per ogni operazione vi deve essere un adeguato supporto documentale su cui si possa procedere in ogni momento all’effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell’operazione ed individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa.

Riservatezza: Ogni informazione ed altro materiale ottenuto da un dipendente o dal management della Società in relazione alla propria attività è strettamente di proprietà della società medesima. Tali informazioni riguardano attività presenti e future, incluse notizie non ancora diffuse, informazioni ed annunci anche se di prossima divulgazione. Viene garantito il rispetto delle regole aziendali in materia di Privacy. Tutti i dipendenti, i collaboratori, i consulenti della Società sono tenuti a non utilizzare le informazioni acquisite nell’espletamento delle proprie attività per scopi non connessi con lo stretto esercizio delle stesse.

Lotta al conflitto di interessi: Gli organi sociali, il management, il personale dipendente, i collaboratori esterni, i partner commerciali, i fornitori e tutti coloro che intrattengono rapporti con la Società, devono evitare conflitti di interesse tra eventuali attività economiche di natura personale e/o familiare e quelle svolte all’interno della struttura di appartenenza (per esempio: l’esistenza di partecipazioni finanziarie o commerciali con fornitori, clienti o concorrenti; vantaggi impropri derivanti dal ruolo svolto all’interno della Pazzini da parte di un dipendente; possesso o negoziazione di titoli, ecc.), che potrebbero influenzare l’indipendenza di giudizio nel decidere quale sia il miglior interesse della Società e il modo più opportuno di perseguirlo.

Dignità e uguaglianza. Nell’ambito dei propri rapporti interni e nelle relazioni con i soggetti terzi, la Società riconosce e rispetta i principi di dignità e uguaglianza e non pone in essere discriminazioni basate sull’età, l’origine razziale ed etnica, la nazionalità, le opinioni politiche e sindacali, le credenze religiose, l’orientamento sessuale, l’identità di genere, le invalidità fisiche e psichiche e qualsiasi altra caratteristica personale non attinente alla sfera lavorativa.

Prevenzione e protezione della salute e della sicurezza: La Pazzini garantisce il rispetto dei propri doveri relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori ai sensi degli artt. 15, 16, 17, 18, 19 D.lgs 81/2008, mediante l’impegno ad adottare tutte le misure preventive volte a tutelare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. È considerato vincolante per tutti i dipendenti il rispetto dei principali doveri relativi alla salute e sicurezza propri e dei colleghi, secondo quanto è espresso dall’art. 20 del D. Lgs 81/2008.

Tutti i livelli aziendali, incluso quelli apicali, vengono altresì informati circa i principi ed i criteri fondamentali in base ai quali vengono prese le decisioni, di ogni tipo e ad ogni livello, in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tali principi e criteri, che secondo la Pazzini sono inderogabili, anche alla luce dell’articolo 15 del decreto 81 del 2008 sono i seguenti:

  • eliminare i rischi e, ove ciò non sia possibile, ridurli al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnologico;
  • valutare tutti i rischi che non possono essere eliminati;
  • ridurre i rischi alla fonte;
  • rispettare i principi ergonomici e di salubrità nei luoghi di lavoro nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro e la scelta delle attrezzature di lavoro, nella definizione dei metodi di lavoro e di produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;
  • sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o che è meno pericoloso;
  • programmare le misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e buone prassi;
  • dare la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
  • impartire adeguate istruzioni ai lavoratori.

 

Rispetto dell’ambiente: La Pazzini applica rigorosamente le leggi e norme ambientali puntando ad una riduzione degli sprechi e dei propri impatti sull’ambiente.

 

2. NORME DI COMPORTAMENTO

La gestione del personale

La Società sostiene un ambiente di lavoro volto al rispetto reciproco ed alla collaborazione solidale tra colleghi che porti ad un miglioramento sia delle condizioni di lavoro, sia della capacità di condividere la risoluzione dei problemi in un approccio tipicamente famigliare. Le condizioni di lavoro assicurano la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti e collaboratori.

Nella gestione del personale si prefigge di:

  • agire con obiettività ed equilibrio, in un’ottica di valorizzazione e responsabilizzazione dei propri dipendenti e collaboratori;
  • porre attenzione alle caratteristiche individuali dei dipendenti e collaboratori e promuovere lo sviluppo delle potenzialità e del talento, riconoscendo il valore dell’iniziativa, della collaborazione e dell’innovazione;
  • adoperarsi affinché all’interno dell’ambiente di lavoro non si verifichino situazioni di disagio, pregiudizio, denigratorie o discriminatorie;
  • promuovere rapporti tra i dipendenti e collaboratori improntati ai valori di lealtà, correttezza, reciproco rispetto e buona educazione;
  • evitare situazioni che richiedano ai dipendenti e collaboratori di agire contro il Codice Etico o contro la legge;
  • fare in modo che i dipendenti svolgano il loro lavoro in condizioni sicure e salubri in conformità a quanto previsto dalle leggi vigenti in materia;
  • favorire l’integrazione e la formazione dei lavoratori stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno, evitando fenomeni di lavoro sommerso e immigrazione irregolare;
  • rifuggire ogni forma di lavoro minorile, anche attraverso controlli sulla catena di fornitura;
  • assicurare il rispetto della normativa in materia di lavoro, sindacale e pari opportunità.

Ogni dipendente o collaboratore della Società è tenuto a:

  • eseguire le proprie prestazioni con diligenza, efficienza, correttezza e onestà, utilizzando al meglio gli strumenti e il tempo messo a sua disposizione, assumendo le responsabilità connesse agli adempimenti richiesti dal proprio ruolo ed evitando di svolgere attività che possano, anche soltanto potenzialmente, essere in conflitto di interesse con la Società;
  • improntare il rapporto con i colleghi a valori di civile convivenza e rispetto, evitando ogni forma di discriminazione;
  • custodire con cura i beni aziendali ed avere nel quotidiano un comportamento rispettoso dell’ambiente, anche da un punto di vista ecologico;
  • prendersi cura della sicurezza dei propri colleghi con la stessa diligenza del buon padre di famiglia evitando di creare situazioni di rischio che possano tradursi in infortuni o cattiva salute.

Molestie o mobbing sul lavoro
La Pazzini esige che nelle relazioni di lavoro interne ed esterne non sia dato luogo a molestie o ad atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing che sono tutti, senza eccezione, proibiti. Sono considerati come tali:

  • creare un ambiente di lavoro intimidatorio, ostile, di isolamento o comunque discriminatorio nei confronti di singoli o gruppi di lavoratori;
  • attuare ingiustificate interferenze con l’esecuzione di prestazioni lavorative altrui;
  • ostacolare prospettive di lavoro individuali altrui per meri motivi di competitività personale.

È vietata qualsiasi forma di violenza o molestia sessuale o riferita alle diversità personali e culturali sia all’interno sia all’esterno del posto di lavoro. Sono considerate come tali:

  • indurre i propri collaboratori a favori sessuali mediante l’influenza del proprio ruolo;
  • proporre relazioni interpersonali private, nonostante un espresso o ragionevolmente evidente non gradimento;
  • alludere a disabilità e menomazioni fisiche o psichiche o a forme di diversità culturale, religiosa o di orientamento sessuale.

I rapporti con i fornitori

La scelta dei fornitori e dei collaboratori esterni (compresi consulenti, agenti, terzisti) per l’acquisto di beni e servizi si basa su valutazioni che consentano di affidarsi a fornitori di comprovata integrità, affidabilità e capacità tecnica. Pazzini crede in un rapporto con i fornitori che deve essere di mutuo beneficio e che possa consentire una crescita reciproca, puntando a costruire un rapporto di collaborazione continuativo e duraturo.

I processi di acquisto si fondano sul rispetto dei principi e delle leggi poste a tutela della concorrenza, garantendo trasparenza ed efficienza nel processo di scelta. I compensi e le somme a qualsiasi titolo corrisposte ai fornitori sono in linea con le condizioni di mercato o comunque giustificati e verificabili.

Ogni Destinatario del presente Codice che partecipa a tali processi è tenuto a:

  • agire con criteri oggettivi e documentabili;
  • non accettare alcuna forma di vantaggio personale;
  • garantire la tracciabilità delle scelte conservando i documenti che provino il rispetto delle procedure interne e le finalità dell’acquisto;
  • segnalare tempestivamente qualsiasi comportamento potenzialmente contrario ai Principi e ai Valori del Codice.

È vietato approfittare di lacune contrattuali o di eventi imprevisti per rinegoziare il contenuto degli obblighi negoziali al solo scopo di sfruttare la posizione di dipendenza o di debolezza, economica e contrattuale, nelle quali versi la controparte.

La Società interrompe la stipula o la prosecuzione di qualsiasi rapporto nel caso in cui vi siano sospetti di appartenenza o agevolazione di organizzazioni criminali.

Nei rapporti contrattuali con i propri fornitori la Società chiede l’impegno a condividere e rispettare i principi enunciati dal presente Codice incluso quelli nei confronti del personale dipendente.

La violazione dei principi in esso stabiliti costituisce un inadempimento tale da determinare la risoluzione del rapporto in essere.

I rapporti con i soci

I rapporti tra i soci sono gestiti nel pieno rispetto delle normative vigenti, nonché in ossequio ai principi esposti nel presente Codice Etico.

I rapporti rispondono a criteri di trasparenza e correttezza, con una rappresentazione veritiera, periodica, dei fatti e dell’andamento aziendale.

I rapporti con il mercato e con la concorrenza

La Pazzini crede nella libera e leale concorrenza ed uniforma le proprie azioni all’ottenimento di risultati competitivi che premino la capacità, l’esperienza e l’efficienza.

Qualsiasi azione diretta ad alterare le condizioni di corretta competizione è contraria alla politica aziendale dell’organizzazione ed è vietata ad ogni soggetto che per essa agisce.

In nessun caso il perseguimento dell’interesse dell’organizzazione può giustificare una condotta dei suoi vertici o dei suoi collaboratori che non sia rispettosa delle leggi vigenti e conforme alle regole del presente Codice.

In ogni comunicazione con l’esterno le informazioni riguardanti la Pazzini e le sue attività devono essere veritiere, chiare e verificabili.

I rapporti con la clientela

La Pazzini si propone di soddisfare le aspettative dei propri clienti, gestendo con cura le loro richieste al fine di comprenderne le esigenze e trattarle con minuziosa attenzione, fornendo prodotti e/o servizi di elevata qualità, improntando la propria condotta su valori di correttezza, onestà e competenza.

Nell’ambito delle relazioni con i clienti, i Destinatari rifuggono qualsiasi pratica ingannevole, elusiva o scorretta.

Nei rapporti con la clientela, l’Organizzazione assicura correttezza e chiarezza nelle trattative commerciali e nell’assunzione dei vincoli contrattuali, nonché il fedele e diligente adempimento contrattuale.

Pazzini si impegna ad ottenere e mantenere il rating di legalità rilasciato da AGCM per dare evidenza al cliente del suo impegno nel promuovere principi di comportamento etico e trasparenza nell’ambito dell’attività dell’azienda .

La formulazione delle offerte sarà tale da consentire il rispetto di adeguati standard qualitativi, di congrui livelli retributivi del personale dipendente e delle vigenti misure di sicurezza e tutela ambientale. Tutte le procedure e le istruzioni operative aziendali sono volte ad assicurare la massima soddisfazione del cliente anche attraverso metodologie condivise da tutti gli operatori e sistemi di controllo nelle varie fasi.

La Pazzini, inoltre, tiene in alta considerazione sia i suggerimenti che i reclami della propria clientela e provvede a gestirli prontamente; ricorre al contenzioso solo quando le sue legittime pretese non trovano nell’interlocutore la dovuta soddisfazione.

Nella conduzione di qualsiasi trattativa devono sempre evitarsi situazioni nelle quali i soggetti coinvolti nelle transazioni siano o possano apparire in conflitto di interesse.

I rapporti con gli istituti di credito

Le politiche della Pazzini verso gli istituti di credito ed i propri partner finanziari sono improntate alla massima trasparenza.

Vengono messe a disposizione degli istituti di credito situazioni periodiche, a preventivo e consuntivo, dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico previa verifica da parte del Consiglio di Amministrazione. Le informazioni devono essere veritiere.

I rapporti con la Pubblica Amministrazione

Le relazioni della Società con i soggetti che rappresentano la Pubblica Amministrazione, i Pubblici Ufficiali o i soggetti incaricati di pubblico servizio, sono improntate su principi di correttezza, lealtà e sulla massima trasparenza, nonché sull’osservanza delle disposizioni di legge e di regolamento applicabili. Tali relazioni sono inoltre intrattenute esclusivamente attraverso referenti preposti ed autorizzati allo scopo, nei limiti dei poteri ad essi attribuiti con formale procura o nell’ambito e nei limiti del proprio ruolo e responsabilità.

Dovranno essere rispettati i seguenti principi relativamente ai rapporti con gli interlocutori della Pubblica Amministrazione:

  • Non è consentito offrire denaro o doni a dirigenti, funzionari o dipendenti della Pubblica Amministrazione o a loro parenti, sia italiani che di altri paesi, salvo che si tratti di doni o utilità d’uso di modico valore.
  • Si considerano atti di corruzione sia i pagamenti illeciti fatti direttamente da enti italiani o da loro dipendenti, sia i pagamenti illeciti fatti tramite persone che agiscono per conto di tali enti sia in Italia che all’estero.
  • Si proibisce di offrire o di accettare qualsiasi oggetto, servizio, prestazione o favore per ottenere un trattamento più favorevole in relazione a qualsiasi rapporto intrattenuto con la Pubblica Amministrazione.

Nel caso specifico dell’effettuazione di una gara con la Pubblica Amministrazione si dovrà operare nel rispetto della legge e della corretta pratica commerciale. Nel caso di collaborazione o partnership con un soggetto “terzo” nella partecipazione ad una gara pubblica, la Pazzini richiede al partner la sottoscrizione del presente Codice Etico e l’applicazione delle stesse direttive valide per i suoi dipendenti. Non saranno utilizzati partner o consulenti che siano in conflitto di interesse nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Non è ammesso ricercare o istaurare relazioni di favore, influenza, ingerenza con l’obiettivo di condizionarne, direttamente o indirettamente, le attività. Tali prescrizioni non possono essere eluse ricorrendo a forme diverse di contribuzioni che, sotto la veste di sponsorizzazioni, incarichi e consulenze e/o pubblicità, abbiano le stesse finalità vietate sopra indicate.

I rapporti con soggetti chiamati a rendere dichiarazioni all’Autorità Giudiziaria

La Società assicura e promuove comportamenti corretti, trasparenti e collaborativi nei rapporti con gli Organi di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria.

È vietato porre in essere qualsivoglia forma di condizionamento nei confronti di chiunque (dipendente, collaboratore o soggetto terzo) sia chiamato a rendere dichiarazioni avanti all’Autorità Giudiziaria, utilizzabili in un procedimento giudiziario.

Regali, Omaggi e Benefici

Non sono ammesse deroghe nemmeno in quei Paesi dove offrire doni di valore a partner commerciali è consuetudine. In ogni caso Pazzini si astiene da pratiche non consentite dalla legge, dagli usi commerciali o dai codici etici – se noti – delle aziende o degli enti con cui ha rapporti.

I destinatari che ricevono omaggi o benefici non previsti dalle fattispecie consentite sono tenuti a darne comunicazione alla Direzione Generale, che provvederà, se lo ritenesse necessario, a far notificare al mittente le direttive della società in materia.

La salute e l’ambiente

La Società annovera tra i suoi valori primari il principio della tutela della salute e sicurezza sul lavoro e si adopera per assicurare ai propri dipendenti e collaboratori ambienti di lavoro sicuri, salubri e conformi alle previsioni di legge vigenti. La Società promuove il radicamento di una cultura della sicurezza e della salute dei lavoratori all’interno del luogo di lavoro e si è dotata di un sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza, regolarmente verificato. Nello svolgimento delle attività lavorative, sono promossi percorsi di formazione ed istruzione per i lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire i rischi di incidenti sul lavoro.

La Società rispetta il principio di tutela dell’ambiente e contribuisce in modo positivo alla protezione ed alla salvaguardia dello stesso, ricercando le soluzioni più idonee a contemperare le esigenze aziendali con un utilizzo responsabile delle risorse, una riduzione dei consumi energetici ed una migliore gestione dei rifiuti. I continui investimenti in tecnologia e la ricerca ad essa collegata devono essere visti come strumenti per migliorare le prestazioni ambientali dell’azienda.

L’attività della Pazzini è svolta nel rispetto dell’ambiente ed in primis di tutte le leggi e prescrizioni applicabili, tra cui il D.Lgs.152/2006 Testo Unico Ambiente.

L’Impresa si impegna a diffondere e consolidare tra tutti i propri collaboratori una cultura della tutela ambientale e della prevenzione dell’inquinamento, sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori.

In particolare, Pazzini si impegna a:

a) adottare le misure atte a limitare e – se possibile – annullare l’impatto negativo dell’attività economica sull’ambiente non solo quando il rischio di eventi dannosi o pericolosi sia dimostrato (principio dell’azione preventiva), ma anche quando non sia certo se e in quale misura l’attività di impresa esponga l’ambiente a rischi (principio di precauzione);

b) privilegiare l’adozione di misure atte a prevenire eventuali pregiudizi all’ambiente, piuttosto che attendere il momento della riparazione di un danno ormai realizzato;

c) programmare un accurato e costante monitoraggio dei progressi scientifici e dell’evoluzione normativa in materia ambientale;

d) perseguire l’efficienza come mezzo per assicurare la sostenibilità dell’attività aziendale;

e) promuovere i valori della formazione e della condivisione dei principi del codice tra tutti i soggetti operanti nell’impresa, apicali o sottoposti, affinché si attengano ai principi etici stabiliti, in particolare quando devono essere prese delle decisioni e, in seguito, quando le stesse vanno attuate.

Gestione della riservatezza

La Pazzini si impegna a garantire che le informazioni personali acquisite siano opportunamente protette, secondo i termini previsti dalla normativa vigente, evitando utilizzi impropri o non autorizzati, a tutela della dignità, dell’immagine e della riservatezza di ogni soggetto che abbia rapporti con la Società.

Le informazioni personali sono raccolte e conservate solo qualora siano necessarie per scopi individuati, espliciti e legittimi e sono conservate per il tempo strettamente necessario all’uso per cui sono state acquisite.

Divieto di operazioni finalizzate al riciclaggio di denaro

La Società segue scrupolosamente la normativa volta a prevenire fenomeni di riciclaggio, autoriciclaggio e di finanziamento di attività criminose.

A tal fine, i Destinatari sono chiamati a:

  • segnalare immediatamente situazioni di potenziale anomalia di cui siano a conoscenza al fine di agevolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di riciclaggio e autoriciclaggio;
  • verificare accuratamente le informazioni disponibili sulle controparti ed evitare di intraprendere o mantenere rapporti commerciali o finanziari nei casi in cui vi sia il ragionevole dubbio che le controparti possano mettere in atto condotte che configurino la commissione dei reati di riciclaggio e autoriciclaggio;
  • effettuare e accettare pagamenti in contanti solo nei limiti e per gli importi consentiti dalla legge;
  • assicurare adeguata collaborazione alle autorità competenti nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione dei fenomeni concernenti la contraffazione e la falsificazione di banconote, monete e qualsiasi altro mezzo di pagamento.

Nella gestione dei flussi finanziari è vietato tollerare irregolarità che, secondo la normale diligenza professionale, diano adito a sospetti sulla legalità e regolarità della provenienza del denaro ricevuto.

Tenuta della contabilità, redazione del bilancio e gestione dei flussi finanziari

La Società agisce nel rispetto della normativa, anche regolamentare, relativa alla tenuta della contabilità e alla redazione dei bilanci.

I soggetti a vario titolo coinvolti nei processi relativi la gestione dei flussi finanziari, amministrazione e contabilità, sono tenuti a prestare la massima collaborazione affinché i fatti di gestione siano rappresentati correttamente e tempestivamente nella contabilità aziendale e a conservare tutta la documentazione di supporto, in modo che essa sia facilmente reperibile e consultabile da parte dei soggetti abilitati al controllo.

Tutte le operazioni di carattere finanziario, nonché tutti i movimenti di denaro in entrata e in uscita della Società, sono effettuati da soggetti muniti dei relativi poteri, previa autorizzazione e sono sempre giustificati, tracciati e registrati.

 

3. ATTUAZIONE DI CONTROLLO E MONITORAGGIO

Aggiornamento

Il Consiglio di Amministrazione della Pazzini approva con delibera consiliare il Codice Etico, nonché ogni variazione/integrazione ad esso apportata.

Il Consiglio di Amministrazione cura l’aggiornamento e l’eventuale revisione del Codice Etico, e valuta le eventuali proposte di modifica/integrazione provenienti dalle parti interessate.

Il presente Codice Etico è consultabile sul sito internet della Società.

Segnalazioni

Tutti i Destinatari sono tenuti al rispetto del Codice ed a segnalare eventuali comportamenti non conformi ai principi e alle regole in esso contenuti.

Eventuali segnalazioni di violazioni del Codice Etico e di comportamenti illeciti potranno essere inoltrate in conformità alla procedura PRO WHS 01 “Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità”, cosiddetto “Whistleblowing” disponibile anche sul sito internet aziendale www.pazzini.eu

Le segnalazioni, vengono raccolte ed analizzate dal “Gestore del Canale Interno” ai sensi del D.Lgs.24/2023, il quale, nel rispetto di ogni legge applicabile e delle previsioni della procedura, riferirà al Consiglio di Amministrazione.

Qualunque sia il canale di comunicazione utilizzato la Società si impegna a trattare ogni segnalazione ricevuta con confidenzialità e riservatezza, in ossequio alla procedura di Whistleblowing.

Gestione delle violazioni

Le violazioni del presente Codice Etico sono scoraggiate e devono essere sanzionate. A tale proposito si applica il successivo capitolo 4 “Sistema disciplinare”.

 

4. SISTEMA DISCIPLINARE

Funzioni e destinatari

Per essere efficace il Codice Etico deve prevedere un adeguato sistema sanzionatorio, in caso di violazione dei suoi precetti.
Il presente sistema sanzionatorio è adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione (di seguito, CdA) della Pazzini Stampatore Editore S.r.l., unitamente al Codice Etico stesso e come sua parte integrante.
La funzione delle sanzioni qui previste – commisurate alla violazione e dotate di deterrenza – è quella di rendere cogente l’azione del C.d.A.
Il presente sistema sanzionatorio è modulato in ragione della categoria di inquadramento dei Destinatari nonché dell’eventuale natura autonoma o parasubordinata del rapporto che intercorre tra i Destinatari stessi e la Società.
In particolare, il Sistema Sanzionatorio, nei limiti e in base ai requisiti in esso stabiliti, è rivolto a:
1. Prestatori di lavoro subordinato, dipendenti (operai, impiegati, quadri) di seguito Dipendenti;
2. Organi Sociali e loro componenti;
3. Revisore; Consulenti (Società di consulenza, Avvocati ….); Collaboratori [lavoratori parasubordinati, agenti (ad es. promotori…), stagista …]; Fornitori; altri Soggetti Terzi che abbiano con la Società rapporti contrattuali (ad es. Società di outsourcing, società interinali) – di seguito, Soggetti Terzi.
L’applicazione del sistema sanzionatorio è autonoma rispetto allo svolgimento e all’esito di eventuali procedimenti penali eventualmente avviati presso l’Autorità giudiziaria competente nei confronti dei soggetti sopra citati.
A norma dell’art. 2106 c.c. il presente sistema sanzionatorio integra, per quanto non previsto e limitatamente alle fattispecie qui contemplate, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (di seguito, CCNL) di categoria riferito al personale dipendente, ferma restando l’applicazione dello stesso per le ipotesi ivi delineate.

Principio di tassatività
Le sanzioni previste nel presente Sistema si applicano solamente agli illeciti disciplinari derivanti dalla violazione del Codice Etico nei limiti e secondo quanto ivi stabilito.

Criteri di scelta delle sanzioni
Nell’irrogare le sanzioni si deve tenere conto della specifica idoneità di ciascuna in relazione alla natura e al grado di esigenze da soddisfare nel caso concreto. In particolare, si dovrà tenere conto di:
a) volontarietà o involontarietà del comportamento;
b) rilevanza degli obblighi violati;
c) gravità del pericolo creato alla Società;
d) entità del danno creato alla Società dall’eventuale applicazione di sanzioni;
e) livello di responsabilità gerarchica e/o specialistica;
f) presenza di circostanze aggravanti o attenuanti con particolare riguardo alle precedenti prestazioni lavorative e ai precedenti disciplinari;
g) eventuale condivisione di responsabilità con altri lavoratori che abbiano concorso nel determinare la mancanza.

Informazione e formazione
Al fine di garantirne la massima efficacia, il presente Sistema sanzionatorio è:
a) affisso, unitamente al Codice Etico, di cui è parte integrante, presso la sede legale della società;
b) distribuito, unitamente al Codice Etico, ai Dipendenti, Amministratori, anche mediante specifica normativa aziendale (Circolari, Comunicazioni, ecc.);
c) portato a conoscenza, in vari modi, ai Soggetti Terzi attraverso, ad esempio, la pubblicazione nel sito internet aziendale.

Sarà comunque cura della Società informare tutti i dipendenti – mediante comunicato interno –
dell’approvazione del sistema sanzionatorio e della possibilità di prenderne visione presso la bacheca aziendale.
Il Sistema sanzionatorio è, inoltre, oggetto di formazione per i Dipendenti, i lavoratori parasubordinati, gli stagisti e i componenti degli Organi Sociali mediante sessioni mirate e specifiche.

Illeciti disciplinari tentati
Sono sanzionati i comportamenti o le omissioni diretti in modo non equivoco a violare le regole di condotta imposte dal Codice Etico nonché, in generale, le procedure interne che integrano il
Codice Etico, anche se l’azione non si compie o l’evento non si verifica.

Implementazione del sistema sanzionatorio
Eventuali modifiche ovvero integrazioni al presente Sistema sanzionatorio sono apportate a mezzo di delibera adottata dal CdA.

Comportamenti sanzionabili dei dipendenti
Ferma la preventiva contestazione e la procedura prescritta dall’art. 7 della Legge 20 maggio 1970 n. 300 (di seguito, Statuto dei Lavoratori), le sanzioni previste nei paragrafi seguenti si applicano nei confronti dei dipendenti della Società che pongano in essere illeciti in grado di determinare una violazione del Codice Etico.
Costituiscono violazione del Codice Etico:
a) la messa in atto di azioni o comportamenti non conformi alle sue prescrizioni, ovvero l’omissione di azioni o comportamenti prescritti o richiamati dal Codice Etico;
b) la messa in atto di azioni o comportamenti non conformi ai principi contenuti o richiamati nel
Codice Etico.
Ogni eventuale violazione dei suddetti principi, misure e procedure rappresenta, se accertata:
nel caso di dipendenti, un inadempimento contrattuale in relazione alle obbligazioni che derivano dal rapporto di lavoro ai sensi degli artt. 2104, 2105 e 2106 c.c.

Art. 2104. (Diligenza del prestatore di lavoro).
Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale.
Deve inoltre osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.
Art. 2105. (Obbligo di fedeltà).
Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.
Art. 2106. (Sanzioni disciplinari).
L’inosservanza delle disposizioni contenute nei due articoli precedenti può dar luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari, secondo la gravità dell’infrazione ed in conformità delle norme corporative.
Sanzioni per quadri, impiegati e operai
Il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nel Codice Etico è sanzionato, a seconda della gravità della infrazione, con i provvedimenti disciplinari previsti dall’apparato sanzionatorio di cui al “CCNL per i dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, digitali e affini” applicato dalla Società e precisamente dall’articolo 48 il quale prevede:
  • rimprovero verbale o rimprovero scritto;
  • multa sino a tre ore di normale retribuzione;
  • sospensione dal lavoro fino a tre giorni;
  • licenziamento con preavviso;
  • licenziamento senza preavviso.

Applicazione delle sanzioni a quadri, impiegati e operai
Alla notizia del mancato rispetto delle prescrizioni del Codice Etico corrisponde l’avvio di una fase di accertamento.
Qualsiasi violazione deve essere segnalata alla funzione responsabile del reparto o dell’ufficio in cui è avvenuta la quale provvede a segnalarla ad un Amministratore.
L’Amministratore che ha ricevuto la segnalazione effettua un’indagine con la collaborazione del responsabile del reparto o dell’ufficio al fine di verificarne la fondatezza.
Nel caso in cui, a seguito della procedura, sia accertata la violazione, l’Amministratore informa la funzione Risorse Umane la quale, anche sentito il Consulente del Lavoro, applica la sanzione disciplinare in conformità al presente Sistema Disciplinare, al “CCNL per i dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, digitali e affini”, al Codice Civile, alla Legge 300/1970 e a tutte le norme applicabili.
Con riferimento alle sanzioni irrogabili devono essere rispettate le previsioni del CCNL.
In particolare, si prevede che:

a) incorre nei provvedimenti del RIMPROVERO VERBALE O SCRITTO il dipendente che tenga comportamenti non coerenti con il Codice Etico, dovendosi ravvisare in tale comportamento il non eseguire il lavoro secondo le istruzioni ricevute (art. 2104 del c.c.). Trattasi, in questo caso, di fattispecie costituenti lievi irregolarità/negligenze nell’adempimento dei propri doveri o nell’esecuzione dei propri compiti. In particolare, come previsto dall’articolo 48 del CCNL, in caso di una prima violazione.

b) incorre nel provvedimento di MULTA sino a tre ore di normale retribuzione il dipendente che adotti comportamenti più volte non conformi alle prescrizioni del Codice Etico dovendosi ravvisare in tale comportamento la ripetuta effettuazione del non eseguire il lavoro secondo le istruzioni ricevute.
Trattasi di fattispecie costituenti irregolarità/negligenze nell’adempimento dei propri doveri o nell’esecuzione dei propri compiti o recidiva nei comportamenti di cui al punto a). Infatti, come previsto dal CCNL applicabile, all’articolo 48, la multa si applica nei casi di recidiva.
L’importo delle multe sarà devoluto a una qualsiasi delle istituzioni sociali a favore dei lavoratori d’accordo fra la Direzione e le RSU.

c) incorre nel provvedimento della SOSPENSIONE DAL SERVIZIO E DALLA RETRIBUZIONE, per un massimo di tre giorni, il dipendente che adotti comportamenti non coerenti con il Codice etico, compiendo atti che arrechino o possano arrecare danno all’azienda, esponendola ad una situazione oggettiva di pericolo riguardante la sua integrità. Trattasi di fattispecie costituenti gravi irregolarità/negligenze nell’adempimento dei propri doveri o nell’esecuzione dei propri compiti o con recidiva nei comportamenti di cui al punto b). In conformità all’articolo 48 del CCNL si applica il provvedimento della sospensione nei casi di recidiva in caso di mancanze già punite con la multa nei sei mesi precedenti.
Nel caso che le mancanze, tuttavia, rivestano carattere di maggiore gravità, anche in relazione alle mansioni esplicate, potrà essere inflitta la multa o la sospensione, anche in assenza di recidiva, nei termini e nei casi previsti dall’articolo 48 del CCNL, ad esempio qualora il dipendente trasgredisca alle disposizioni del regolamento interno dell’azienda o commetta qualunque atto che porti pregiudizio alla morale o all’igiene.

d) incorre nel LICENZIAMENTO CON PREAVVISO il dipendente che: adotti, nell’espletamento delle sue attività, un comportamento non conforme alle previsioni del Codice etico, comportamento che sia diretto in modo univoco al compimento di un reato o di un illecito.
Trattasi di fattispecie costituenti gravissime irregolarità nell’adempimento dei propri doveri o nell’esecuzione dei propri compiti o grave recidiva nei comportamenti di cui al punto c).
Secondo l’articolo 48 del CCNL applicabile, in modo esemplificativo e non esaustivo, potrà essere licenziato con preavviso il dipendente:

  • che sia recidivo nella medesima mancanza che abbia già dato luogo a sospensione nei 6 mesi precedenti oppure abbia commesso mancanze che abbiano già dato luogo a due sospensioni.

e) incorre nel LICENZIAMENTO SENZA PREAVVISO il dipendente che: adotti, nell’espletamento delle proprie attività un comportamento palesemente in violazione del Codice etico tale da determinare il rischio di concreta applicazione a carico della Società di sanzioni, nonché da far venire meno il vincolo fiduciario dell’azienda nei suoi confronti.
Trattasi di fattispecie che, per la gravità del comportamento, impongono la risoluzione immediata del rapporto di lavoro senza preavviso.
Secondo l’articolo 48 del CCNL applicabile, in modo esemplificativo e non esaustivo, potrà essere licenziato senza preavviso il dipendente:
• che abbia commesso reati per i quali siano intervenute condanne penali definitive e per i quali, data la loro essenza, si renda incompatibile la prosecuzione del rapporto di lavoro;

  • che abbia commesso insubordinazione grave verso i superiori;
  • che abbia commesso furto;
  • che abbia commesso alterchi con vie di fatto o risse nello stabilimento;
  • che abbia trafugato o riprodotto schizzi, disegni, documenti, o procedimenti di lavorazione o di fabbricazione.

Il dipendente che, nell’espletamento delle sue attività adotti un comportamento non conforme alle prescrizioni del Codice etico, in grado di determinare una situazione oggettiva di rischio per l’integrità aziendale, potrà essere temporaneamente allontanato dal servizio, con mantenimento del trattamento economico, fino al termine della situazione oggettiva di rischio.
Devono essere rispettati tutti gli adempimenti di legge e di contratto relativi all’irrogazione della sanzione disciplinare.

Comportamenti sanzionabili degli amministratori
Costituisce violazione da parte degli Amministratori la messa in atto di azioni o comportamenti non conformi alle prescrizioni del Codice Etico ovvero l’omissione di azioni o comportamenti da esso prescritti o richiamati, incluso la mancata applicazione del presente Sistema Disciplinare, ove accertata.
Ogni eventuale violazione dei suddetti principi, misure e procedure rappresenta, se accertata:
nel caso di amministratori, l’inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto ai sensi dell’art. 2392 c.c.

Sanzioni per amministratori
Il mancato rispetto delle prescrizioni del Codice Etico è sanzionato, a seconda della gravità della infrazione e in considerazione della particolare natura del rapporto, con i seguenti provvedimenti disciplinari:
a) diffida al puntuale rispetto delle previsioni;
b) la revoca delle deleghe e conseguente decurtazione degli emolumenti;
c) decurtazione degli emolumenti;
d) la convocazione dell’Assemblea per l’adozione del provvedimento di revoca di cui all’art. 2383 c.c. (revoca).
L’applicazione delle sanzioni disciplinari sopra citate, non esclude la facoltà della Società di promuovere ex art. 2393 c.c. l’azione di responsabilità.

Applicazione delle sanzioni agli amministratori
Nel caso in cui la violazione sia stata commessa da un Amministratore, l’indagine sarà svolta dal Consiglio di Amministrazione che provvederà a definire l’eventuale sanzione.

Pertanto:
a) a ogni notizia del mancato rispetto delle prescrizioni contenute nel presente documento è dato
impulso al Consiglio di Amministrazione di procedere alla procedura di accertamento;
b) nel caso in cui, a seguito della procedura, sia accertato il mancato rispetto delle prescrizioni
del Codice Etico, è individuata, dal Consiglio di amministrazione stesso, la sanzione disciplinare da irrogare nei confronti dell’autore della condotta censurata. In particolare, si prevede che:
a) incorre nella DIFFIDA AL PUNTUALE RISPETTO DELLE PREVISIONI l’amministratore che: violi le procedure aziendali e/o adotti comportamenti non coerenti con il Codice etico, compiendo atti che arrechino o possano arrecare danno all’azienda, esponendola ad una situazione oggettiva di pericolo riguardante l’integrità del patrimonio;
b) incorre nella REVOCA DELLE DELEGHE E CONSEGUENTE DECURTAZIONE DEGLI EMOLUMENTI l’amministratore delegato che: adotti, nell’espletamento delle sue attività, un comportamento non conforme alle prescrizioni del Codice etico e sia diretto in modo univoco al compimento di un reato o di un illecito;
c) incorre nella DECURTAZIONE DEGLI EMOLUMENTI l’amministratore senza deleghe che: adotti, nell’espletamento delle sue attività, un comportamento non conforme alle prescrizioni del Codice etico e sia diretto in modo univoco al compimento di un reato o di un illecito;
d) incorre nell’adozione del PROVVEDIMENTO DI REVOCA di cui all’art. 2383 c.c., da parte
dell’Assemblea, l’amministratore che: adotti, nell’espletamento delle sue attività, un comportamento palesemente in violazione delle prescrizioni o delle previsioni contenute o richiamate nel Codice etico e tali da determinare il rischio di concreta applicazione a carico della Società di misure previste dal d.lgs. n. 231 del 2001.
Ove l’amministratore sia munito di procura con potere di rappresentare all’esterno la Società, l’irrogazione della sanzione disciplinare comporta anche la revoca automatica della procura stessa.
L’amministratore potrà essere temporaneamente allontanato dall’incarico, con mantenimento del trattamento economico, fino al termine della situazione oggettiva di rischio.

Sanzioni per i soggetti terzi
L’inosservanza delle prescrizioni e delle procedure stabilite nel Codice Etico da parte dei Soggetti Terzi può determinare, nei loro confronti ed in conformità a quanto disciplinato nello specifico rapporto contrattuale, le seguenti sanzioni:
a) la diffida al puntuale rispetto delle previsioni e dei principi stabiliti nel Codice Etico qualora la
violazione di una o più regole comportamentali in esso previste configuri lieve irregolarità;
b) la risoluzione del relativo contratto, ferma restando la facoltà di richiedere il risarcimento dei danni
verificatisi in conseguenza di detti comportamenti, qualora la violazione di una o più regole comportamentali previste nel Codice Etico determini un danno patrimoniale alla Società o esponga
la stessa ad una situazione oggettiva di pericolo per la integrità dei beni aziendali.

Applicazione delle sanzioni ai soggetti terzi
Nel caso in cui la violazione sia stata commessa da un fornitore, il Responsabile Acquisti lo comunica all’Amministratore Delegato che stabilisce la sanzione, fino all’eventuale rescissione del contratto.
L’Amministratore Delegato invia all’interessato una comunicazione scritta, contenente l’indicazione della condotta contestata e delle previsioni del Codice Etico oggetto di violazione, nonché il rimedio contrattualmente previsto applicabile.
Il Provvedimento definitivo di irrogazione della sanzione è comunicato per iscritto all’interessato a cura dell’Amministratore Delegato, che provvede anche alla effettiva applicazione della sanzione stessa nel rispetto delle norme di legge vigenti.

Garanzie inerenti al sistema di segnalazione (whistleblowing)
La violazione degli obblighi di riservatezza dei dati del segnalante sarà sanzionata ai sensi del presente sistema sanzionatorio.
Si ricorda che il licenziamento ritorsivo o discriminatorio del soggetto segnalante è nullo e sono altresì nulli il mutamento di mansioni ai sensi dell’articolo 2103 del codice civile, nonché qualsiasi altra misura ritorsiva o discriminatoria adottata nei confronti del segnalante.
È onere del datore di lavoro, in caso di controversie legate all’irrogazione di sanzioni disciplinari, o a demansionamenti, licenziamenti, trasferimenti, o sottoposizione del segnalante ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro, successivi alla presentazione della segnalazione, dimostrare che tali misure sono fondate su ragioni estranee alla segnalazione stessa.
L’adozione di misure discriminatorie nei confronti dei soggetti che effettuano le segnalazioni può essere denunciata all’Ispettorato nazionale del lavoro, per i provvedimenti di propria competenza, oltre che dal segnalante, anche dall’organizzazione sindacale indicata dal medesimo.
In ogni caso, è altresì sanzionato il comportamento di chi effettua con dolo o colpa grave segnalazioni che si rivelano infondate.
Tale comportamento sarà ritenuto alla stregua, quantomeno, di una grave violazione del Codice Etico. L’individuazione della relativa sanzione disciplinare dipenderà dal grado di consapevolezza
(dolo o colpa grave) del soggetto che ha attuato la violazione.

 

Rev.00 del 03 Febbraio 2025 – Adottato mediante atto Verbale del Consiglio di Amministrazione del 20/02/2025

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